Come capire quale università fare

Se non sai ancora che facoltà seguire e quale laurea prendere può esserti d’aiuto questo articolo.

Quando sono state create, le lauree triennali avevano questo duplice obiettivo di :

  • avvicinare lo studente al mondo del lavoro prima, risparmiando qualche anno rispetto al vecchio ordinamento;
  • dare un indirizzo di base che potrà essere poi affinato con l’aggiunta del biennio di Laurea Magistrale, così da correggere eventuali “errori di valutazione” nella scelta del corso di laurea iniziale.

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Vediamo ora come puoi orientarti per capire che facoltà scegliere.

Scegliere secondo lo sbocco professionale

Gli sbocchi lavorativi delle lauree devono dare un orientamento di massima. Diciamo di massima perché a 19 anni, uscendo dalle scuole superiori, hai a disposizione dati e tendenze che, con le tipologie di lavori oggi più richieste, potrebbero essere mutate radicalmente in 5-6 anni.

Di norma non accade, ma la rivoluzione digitale e tecnologica sta facendo sparire professioni a vantaggio di altre. Il ricambio della forza lavoro spesso non tiene conto di questo fattore e il turnover si dimostra fallimentare proprio perché pubblico e privato semplicemente “cancellano” mansioni ormai inutili, dopo il pensionamento degli addetti.

È normale, è un processo che è sempre esistito, ma che in questi anni è accelerato.

Per cui prima di tutto chiediti cosa vuoi fare per davvero, e se questo desiderio sopporta due obiezioni:

  1. la durata della tua passione nel tempo, ovvero la resistenza del tuo sogno di fare qualcosa misurata alla prova dei fatti.
  2. la tua capacità di voler ambire al meglio per poter ottenere più opportunità.

Nel primo caso è necessario che quello che vuoi fare, sia davvero quello che fa per te. Che cioè tu non ti trovi in un vortice di indecisione, che pur essendo tipico per l’età, può portarti a una frustrazione completa.

Se hai in testa dieci opzioni differenti, di cui 3 o 4 che non c’entrano davvero nulla rispetto al resto, elimina subito. Riduci il numero delle opzioni a tre scelte.

Se hai le idee chiare, il risultato di questo filtro sarà piuttosto evidente: i tre corsi di laurea che hai in mente hanno elementi in comune, c’è un certo grado di affinità, che dipende dalle tue passioni e da ciò che hai in mente in termini lavorativi.

Una volta che hai ridotto la scelta a poche opzioni, ragiona in termini di opportunità lavorative, distanza e fattibilità pratica per seguire le lezioni, e naturalmente guarda i costi complessivi (insieme alla tua famiglia, se non sei in grado di pagare le spese).

Cerca su Google gli sbocchi occupazionali, puoi già seguire questo sito ad esempio, controlla i siti delle facoltà che hai scelto, analizza bene i piani di studio e gli orari, calcola distanze e costi negli annunci immobiliari, se sarai uno studente o una studentessa fuori sede.

Ma soprattutto verifica che la professionalità che hai in mente, sia richiesta. Ti basterà analizzare un po’ di trend sui siti di annunci lavoro, e tenendoti informato/a sui dati statistici che periodicamente escono. Cerca su Google News oltre che sul motore di ricerca e su riviste specializzate, controlla social media come LinkedIn.

Ad esempio: vuoi fare la giornalista in un giornale. La professione ti affascina, hai visto film e serie tv e ti vedi lavorare in redazione, intervistare persone, scrivere inchieste.

Lo senti magari perché hai anche una coscienza civica, vorresti indagare tra i gangli del potere, a più livelli, scrivi bene e ti senti portata.

Questa è la parte del sogno. La parte della realtà è che l’editoria tradizionale è fortemente in crisi e che probabilmente potrai fare quello che sogni da freelance, in una condizione più precaria, meno romantica, preceduta da anni di apprendistato forzoso, costretta a scrivere riempitivi per aumentare il numero delle impressions pubblicitarie.

Bello? No, ma se il tuo sogno regge alla prova dei fatti, della dura realtà, allora vuol dire che hai una qualità che puoi sfruttare.

E qui veniamo al punto due: la capacità di volere il meglio. Che significa non tanto “pensare in grande”, quanto non limitarsi al compitino. Vedere la laurea triennale come un semplice passaggio verso un grado di specializzazione e istruzione ancora più elevato.

Tutte le ricerche e i sondaggi in materia di lavoro e occupazione dimostrano che una maggiore specializzazione porta a più opportunità lavorative e stipendi più elevati.

Scegliere secondo la classifica delle università

Quando hai scelto che corso di laurea frequentare, puoi verificare se l’università più vicina (la scelta più comoda e più generica) offre delle possibilità di valore.

Ogni anno escono le classifiche degli atenei, in particolare quella del Censis edizione 2023/24 e quella dell’ANVUR, che vengono tenute molto in considerazione. Il Sole 24 Ore e altri quotidiani pubblicano sempre qualcosa in merito.

Controlla il valore della didattica, le recensioni degli utenti, i dati complessivi di Alma Laurea relativi ai livelli di occupazione di ciascun ateneo, diviso per corsi di laurea. Troverai delle informazioni nel dettaglio molto utili.

In questo sito stiamo compilando un elenco ragionato dei corsi proposti dagli atenei italiani: elenco università. Controllalo, contiene tutti i collegamenti utili per sapere cosa si studia in un ateneo, i collegamenti social, i contatti per chiedere info e i collegamenti alle statistiche relative allo studio e al lavoro.

Scegliere secondo l’indirizzo del corso

Non tutti i corsi di laurea sono uguali, anche se condividono lo stesso nome. Possono esserci differenze soprattutto negli insegnamenti facoltativi, ma anche all’interno dello stesso piano di studi obbligatorio.

Le università non sono semplicemente fabbriche di lauree, ma sono istituti di ricerca e di sviluppo sociale connesse con il territorio in cui sorgono. Sono grandi istituzioni, soprattutto quelle storiche, che affondano le radici nella storia del tessuto culturale ed economico di una vasta area geografica.

Esse fungono anche da grande bacino d’utenza di una determinata tipologia di forza lavoro e di professioni. È un fenomeno che insieme è causa ed effetto dello sviluppo economico di una determinata area.

Per cui, se vuoi svolgere una determinata professione in uno specifico ambito, o desideri lavorare per una categoria di aziende che hai in mente, è chiaro che devi guardare dove stanno queste aziende e cercare l’università più vicina.

Osserva questo semplice screenshot tratto dalla facoltà di Ingegneria dell’Università di Modena e Reggio Emilia (MoRe).

A Modena, la facoltà di ingegneria riflette la grande tradizione automobilistica della zona.

Come puoi notare ci sono specifici indirizzi legati all’automobile, in inglese. È chiaro che in una zona come quella tutto questo non può che essere insieme preponderante e rappresentativo del territorio. Il fatto che sia in inglese poi testimonia la vocazione internazionale del corso, ma anche l’innegabile successo dei prodotti Made in Italy della zona.

Se hai questa apertura mentale, capacità di interpretare la realtà, vedrai che potrai scegliere al meglio il tuo corso di laurea e “cosa fare da grande”, tenendo conto delle opportunità di mercato e delle tue passioni.

Segui i consigli degli altri studenti

Negli Stati Uniti, le grandi università private fanno a gara per accaparrarsi i talenti e poterli poi inserire nella Hall of Fame. Sia essa sportiva o prettamente tecnica o intellettuale.

Anche in Italia abbiamo università che hanno sfornato premi Nobel, e non ti sorprenderà sapere che ci sono le università statali in prima fila. A dispetto di quello che si dice sull’università italiana, la preparazione di base è molto valida.

Semmai c’è sempre da scontare un problema di servizi, che possono influenzare la qualità degli studi. Ma si spera che con la digitalizzazione tutto questo migliori.

Ci sono comunque forum, siti di settore e pagine social come gruppi Facebook (seguendo gli hashtag) che possono esserti utili, per capire come va la vita universitaria, qual è la qualità degli insegnamenti e dei servizi, come si vive in zona, come sono gli affitti e la qualità degli immobili.

Le testimonianze di prima mano da futuri colleghi sono sempre benvenute. Puoi iscriverti in questi forum o partecipare alle discussioni online, troverai sempre qualcuno disposto a darti qualche consiglio.

Ricordati che puoi scrivere alle segreterie dei corsi di laurea per avere più informazioni, o chiedere a qualcuno che conosci.

Eliminare i dubbi, la scelta finale della facoltà da seguire

Le vocazioni per svolgere una determinata professione sorgono da realizzazioni che possono compiersi in anni, come in pochissimi secondi.

A volte ci si rende conto di essere bravi a fare una cosa, ed essere decisi a sfruttare questo “talento” per allenarlo al meglio e farlo rendere a livello economico. Farne un lavoro, come si suol dire.

Se sei portato o portata per gli studi umanistici, quindi per una professione di intelletto, di creazione di contenuti, di relazioni sociali hai disposizione una discreta quantità di opzioni.

Se il corso di laurea studia il “passato” ti starai quasi sicuramente rivolgendo a una carriera di ricerca, di tipo accademico. Ad esempio, potresti voler diventare storico, ma non esiste lo studio della storia a sé stante, disgiunto dal percorso accademico. L’università ti mette a disposizione strumenti di indagine e studio degli archivi che da privato non riusciresti mai a ottenere.

Vale lo stesso per materie come l’archeologia, lo studio delle religioni, la filologia, lo studio delle lettere e della filosofia.

Se la materia che hai scelto guarda al passato, alla conservazione della memoria, alla ricostruzione in chiave storica vuol dire che si tratta di una materia speculativa, di studio, quindi da svolgere senza dubbio all’interno di istituzioni come le università. Puoi sempre ripiegare, e gli sbocchi professionali sono innumerevoli, ma questa è una considerazione di cui tenere conto.

Fortunatamente, l’Italia è un paese ricco di storia e la conservazione dei beni culturali, così come lo studio del passato, sono inseriti all’interno di un circuito economico (musei, siti archeologici, biblioteche e così via).

Se invece punti agli studi scientifici, i campi si allargano e dovrai guardare alle imprese tecnologiche, o a tutti quegli ambiti in cui l’applicazione pratica diventa una parte considerevole della tua professione. Sia che tu voglia fare l’analisi di laboratorio o il primario di un reparto ospedaliero. E vale tanto per l’ingegneria, quanto per lo studio della natura e della biologia.

Anche nell’area scientifica ci sono lauree di tipo speculativo, dove si fa più teoria che applicazione pratica, ma sovente sono aree inserite in percorsi dove la ricerca è di altissimo livello. Quindi occorre studiare a fondo fino al dottorato di ricerca.

Chiediti cosa ti piace di un lavoro. Se è una parte avventurosa, di scoperta, di speculazione, di mera pratica. O un aspetto “valoriale” come l’altruismo, il poter rendersi utili per la società.

Oppure, senza infingimenti, se ti interessa il mero aspetto economico, la possibilità di guadagnare tanto, di poter ambire a una carriera, che offre guadagni che ti consentono una visibilità e una posizione sociale che ritieni di poter meritare.

Non ci sono limiti in teoria, ma puoi evitare di perdere tempo e denaro (spesso quello dei tuoi genitori), raffinando al massimo la ricerca.

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