Chiunque padroneggi una lingua straniera in maniera tale da poter conversare con una persona che ne è madrelingua, sa che importanza possa aver avuto la permanenza all’estero.
Non c’è nulla da fare. Si comincia davvero a parlare bene una lingua se si fa conversazione costante, nel quotidiano.
Se si associano le parole alle cose e le frasi alle azioni, cioè nello stesso modo – per apprendimento progressivo – con cui impariamo la lingua italiana.
A volte però non è semplice fare esperienza all’estero. Se ci si trasferisce in un paese straniero per sempre, il problema di imparare la lingua nemmeno si pone.
È solo questione di tempo, a patto che ci sia la volontà di usarla nel quotidiano.
E per chi rimane in Italia e non ha né la possibilità, né la necessità di andare all’estero per un periodo molto prolungato per affinare la lingua? La risposta c’è e si chiama “soggiorno linguistico“.
In cosa consiste il soggiorno linguistico
Il soggiorno linguistico è un periodo di permanenza limitato in un paese estero, organizzato solitamente da scuole di formazione esperte nel settore, che consentono a chi ne usufruisce di stare a contatto con persone che parlano la lingua che si vuole imparare o affinare. Il tutto con l’aggiunta di un vero e proprio calendario di lezioni intenso tarato sul livello di conoscenza della lingua al momento dell’arrivo.
Il soggiorno è sostanzialmente una “vacanza studio“, ma a differenza dell’aspetto studentesco, nel caso degli adulti è finalizzata a ottenere un risultato da spendere nel mondo del lavoro.
Immagina di voler ricoprire una posizione per la quale ti è richiesta la padronanza di una lingua. La soluzione migliore è sicuramente una full immersion di qualche settimana per affinare al meglio delle conoscenze che ritieni insufficienti.
La full immersion consente non solo di “stare all’estero” e parlare continuamente la lingua che si vuole apprendere, ma anche partecipare ad attività didattica con insegnanti del posto, in classi contingentate.
I vantaggi sono enormi e li spieghiamo ora.
Perché il soggiorno linguistico è meglio che prendere semplici lezioni
I vantaggi della full immersione all’estero, immagina un periodo che va dalle 4 alle 7 settimane, sono incalcolabili.
L’organizzazione del soggiorno linguistico è basato sulla frequentazione di una vera e propria scuola organizzata con un calendario di lezioni adatto al tuo livello di conoscenza.
Il vantaggio fondamentale è che la scuola è all’interno di un contesto linguistico e sociale di supporto.
Immagina cosa succede quando frequenti una scuola di lingue in Italia. Vai a lezione per 2-3 volte a settimana. Parli sempre in inglese con l’insegnante, poi fai dei compiti a casa. Ma la verità è che non appena esci dall’aula torni a parlare l’italiano e lo fai con la naturalezza propria di chi sa che non ha molte alternative.
Invece, frequentare una scuola durante un soggiorno linguistico, ti offre sempre la valida alternativa di poter esercitare fin da subito la lingua. E, anzi, si è incoraggiati a farlo.
Un altro vantaggio è che non vai allo sbaraglio. Le lezioni che si possono seguire durante un corso dipendono dal tuo livello di preparazione.
Mettiamo che tu sia a un livello elementare di inglese (A1): sicuramente dovrai frequentare un corso standard che ti consente di avanzare nella comprensione e nell’utilizzo della lingua. Ma pure questo avrà il naturale acceleratore conferito dal fatto di trovarsi immersi nella parlata quotidiana delle persone che ti circondano.
Che lingue puoi imparare con una vacanza studio
I viaggi di studio consentono di imparare diverse lingue, non solo quelle più tradizionali e più usate in ambito lavorativo.
- Inglese con soggiorni in Inghilterra, Stati Uniti, Malta
- Tedesco in Germania, Svizzera, Austria
- Spagnolo in vacanza studio in Spagna, Messico, Ecuador, Perù o Colombia
- Francese da imparare in Francia, Belgio, Canada, Isola di Guadalupa Réunion e Svizzera francese
- Russo con soggiorno in città come Mosca e in Lettonia
- Cinese mandarino in Cina e a Taipei.
- Portoghese
- Arabo
- Giapponese
- Olandese
- Coreano con soggiorno a Busan e Seoul
- Greco
- Turco
- Hindi
- Thailandese
Le opportunità sono tante e consentono davvero di espandere la propria conoscenza.
Il soggiorno linguistico con lavoro e corsi di lingua
Nell’ottica della propria formazione, può essere utile soggiornare all’estero combinando la scuola con un’attività lavorativa che fa curriculum.
La fluidità della lingua aumenta ancora di più dal momento che utilizzerai un linguaggio da usare in ambito professionale, potendo così rispondere al bagaglio di requisiti linguistici che spesso trovi negli annunci di lavoro.
Basta fare un giro su LinkedIn. Mentre oggi le aziende europee non si fanno alcun scrupolo nell’assumere stranieri, purché dotati, è ovvio che chiedono una lingua come minimo.
Questo perché spesso alcune professionalità sono inquadrate all’interno di team internazionali, che lavorano da remoto, o che hanno a che fare con una clientela estera.
In questo senso si possono svolgere dei periodi di studio e lavoro con:
- stage all’estero all’interno di un’azienda o di un’organizzazione, per venire a contatto con le dinamiche lavorative e l’utilizzo della lingua nel contesto professionale.
- volontariato presso enti, forse il miglior modo per “aprirsi al mondo”, testare la propria cultura, partecipare a progetti di grande impatto che oltre a insegnare qualcosa di specifico, ti immergono pure nelle realtà locali. Apprendendo quelle sfumature linguistiche che spesso latitano nei corsi tradizionali.
- lavoro retribuito presso aziende partner dei programmi di soggiorno linguistico, con le quali farai una vera immersione nell’aspetto professionale della lingua, grazie a un percorso di orientamento.
È chiaro che si tratta di soluzioni avanzate che possono portare enormi cambiamenti nella vita di ciascuno.
Se il soggiorno linguistico viene spesso visto come un’opportunità per uno studente, esso in realtà va oltre e aiuta a riempire un buco formativo anche nel contesto professionale o per semplice diletto.