Cosa fare da laureato in scienze motorie: gli sbocchi lavorativi

Le scienze motorie stanno diventando sempre più importanti grazie ad una aumentata consapevolezza del valore del benessere fisico e di come questo influisca anche su quello mentale.

Fino a pochi anni fa le considerazioni sul fitness, l’esercizio fisico e l’attività motoria in generale erano lasciate a specialisti del settore ed appassionati.

La palestra veniva vista come un’attività destinata perlopiù a fanatici del culturismo, e non erano in voga delle tecniche di allenamento da usare a casa come in azienda.

Oggi è tutto cambiato. Merito del marketing naturalmente, che trova linfa là dove c’è un’occasione di guadagno, ma anche degli sforzi di medici e scienziati nel ribadire l’importanza fondamentale della forma fisica, per prevenire e ritardare i fenomeni dell’invecchiamento, limitare l’insorgenza di malattie debilitanti, evitare problemi cardio-circolatori e, non ultimo, sentirsi più giovani, belli e forti.

Questa positività si riflette nelle occasioni lavorative che ora hanno i laureati in scienze motorie. Vediamo prima di quali corsi di laurea stiamo parlando.

Per chi è consigliato studiare in scienze motorie

Le scienze motorie riguardano le attività sportive, individuali e di squadra, sia come base per la conoscenza dei principi fisiologici legati all’attività fisica, sia come studio delle dinamiche comportamentali legate all’attività sportiva.

Chi dovrebbe studiare e laurearsi in scienze motorie?

Diciamo che si tratta del corso di laurea elettivo per chi vuole fare dell’attività fisica e sportiva la propria professione. Ma non necessariamente come sportivo o come allenatore, istruttore o preparatore.

Oggi questi corsi di laurea mettono a disposizione degli insegnamenti specifici legati all’area della comunicazione, dell’organizzazione di eventi sportivi, della sociologia dello sport.

Chi è appassionato di attività fisica, allenamento, fitness e in genere attività motoria a tutti i livelli, può trovare qui un punto di partenza molto interessante, da approfondire magari con la laurea magistrale LM67 (Scienze e tecniche delle attività motorie preventive ed adattate) ed LM68 (Scienze e tecniche dello sport).

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Cosa si studia alla facoltà di scienze motorie?

La laurea in scienze motorie trova la sua radice in scienze biomediche, per cui gli insegnamenti proposti riflettono questo indirizzo:

  • L’attività motoria dal punto di vista del funzionamento della cellula;
  • Anatomia e biologia del corpo umano;
  • Chimica, biochimica;
  • Psicologia e pedagogia;
  • Fisiologia umana;
  • Biomeccanica;
  • Anatomia del movimento del corpo;
  • Alimentazione e nutrizione sportiva;
  • Medicina dello sport;
  • Psicologia dello sport;
  • Diritto dello sport;
  • Terminologia (inglese);
  • Sport individuali;
  • Sport di squadra;
  • Specifiche attività motorie;
  • Attività di tirocinio e lingue straniere;

Differenza tra laurea triennale e laurea magistrale

La laurea LM-68 e la laurea LM-67 sono i percorsi che si scelgono in genere dopo aver completato la triennale.

Dal punto di vista degli insegnamenti, questi due corsi di specializzazione biennale, vertono sulla parte medica, al fine di preparare lo studente a delle professioni in ambito sportivo.

In LM-68 (scienze motorie e tecniche dello sport) si aggiungono esami come:

  • Metodologia di allenamento per sport individuali
  • E di squadra;
  • Metodologia di allenamento per sport natatori, da combattimento, danza e ginnastica e altri sport (dipende dalle facoltà);
  • Si studia farmacologia;
  • Neurotraumatologia e neurologia;
  • Endrocrinologia;
  • La medicina dello sport in generale;
  • Postura;
  • Management dello sport e degli eventi sportivi;
  • Economia dello sport;
  • Storia dello sport;
  • Teoria e pratica di alcune attività sportive.

La laurea LM-67 prevede un percorso formativo basato più sul recupero fisiologico, la gestione e ottimizzazione dell’attività motorie per persone con difficoltà, come anziani e disabili, recupero fisico e benessere psicofisico.

Cosa si può fare con la laurea in scienze motorie?

Gli sbocchi lavorativi sono prevalentemente indirizzati in due aree:

  1. area sportiva;
  2. area riabilitazione e benessere per persone in difficoltà.

Nel campo sportivo, un laureato in scienze motorie triennale ha diversi sbocchi e opportunità professionali davanti a sé:

  • Istruttore sportivo per discipline non agonistiche: esempio in scuole di sport, in piscina, in palestra, in attività per amatori.
  • Preparatori atletici in grado di stilare dei piani e percorsi di allenamento.
  • Educatori nell’area del benessere psicofisico.
  • Area wellness e personal trainer personalizzati o per attività di gruppo.
  • Impieghi in palestre e centri benessere, navi da crociera e grandi resort nell’area dell’attività motoria.
  • Consulenti nella gestione degli impianti sportivi.
  • Consulenti nell’organizzazione di eventi sportivi.

Quali sono gli sbocchi lavorativi con la laurea magistrale?

Con la laurea magistrale si aggiungono delle competenze molto importanti, che consentono al laureato in scienze motorie di assumere posizioni di alta responsabilità in settori come la prevenzione, riabilitazione, recupero del benessere psicofisico.

È in grado di guidare un team in settore privato e pubblico, lavorare presso società sportive in categorie di livello massimo, può svolgere attività di preparazione e recupero fisico per persone disabili o anziani con difficoltà motorie o in fase di ristabilimento presso strutture pubbliche e private.

Tutta l’area del benessere e della longevità è interessata da una figura professionale come questa (LM-67).

Nel caso della LM-68, laurea magistrale in scienze e tecniche dello sport, lavora nel campo della preparazione fisica, anche di élite, può operare dunque come allenatore, preparatore e coach in contesti sportivi di squadra e individuali, grazie a competenze nella metodologia di allenamento, nei carichi e nella conoscenza di attrezzi e strutture.

Può per questo pianificare, guidare, collaborare come consulente per la creazione, gestione di impianti sportivi dove ci si allena.

Che cosa può insegnare un laureato o una laureata in scienze motorie?

La laurea magistrale in scienze e tecniche dello sport consente di insegnare scienze motorie e sportive negli istituti pubblichi e in quelli privati.

Per potere insegnare è necessario portare a termine la 3+2 partendo proprio da scienze motorie, per orientarsi su LM-68 oppure LM-67 o anche LM-46 che riguarda il management dello sport e delle attività motorie.

Per accedere all’insegnamento nella scuola è necessario ottenere 24 CFU (crediti formativi universitari), che si possono aggiungere sia durante lo studio, sia come attività esterna e aggiuntiva.

Successivamente si deve fare il concorso presso il MIUR.

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